Los Angeles, luoghi di culto andati in fumo

Diverse chiese ridotte in cenere

24 gennaio 2025

Il pastore John Shaver (a sinistra) e il suo amico, il rabbino Mark Blazer, davanti alle macerie della Community United Methodist Church di Pacific Palisades, in California, dove Shaver è pastore. (Foto: courtesy di John Shaver per UMnews)

Nei devastanti incendi californiani, che per settimane hanno devastato le località appena a nord di Los Angeles, sono andati distrutti anche diversi edifici ecclesiastici.

Le fiamme sono costate la vita ad almeno 25 persone, mentre è di circa 12.000 il numero degli edifici andati letteralmente in fumo. Centinaia di migliaia di persone sono state costrette a sfollare e sono attualmente senza dimora. Il fuoco non ha risparmiato i luoghi di culto. Ad Altadena, a nord di Los Angeles, dove gli incendi sono stati particolarmente devastanti, la chiesa metodista unita è ridotta ad un cumulo di cenere. Stessa sorte per la  chiesa metodista unita di Pacific Palisade, come riporta UM News, il servizio di informazione della chiesa metodista statunitense.

E non sono state risparmiate altre comunità di fede. Una sinagoga a Pasadena è stata completamente rasa al suolo e altri edifici della comunità ebraica sono stati danneggiati. Anche istituti cattolici e musulmani hanno subito danni.

Ora diverse chiese risparmiate dalle fiamme fungono da rifugio per gli sfollati: organizzano donazioni, offrono assistenza e maschere di ossigeno.

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese, Jerry Pillay, ha espresso in un comunicato la sua solidarietà alle persone colpite. “La notizia di questi incendi ci ha scosso nel profondo e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le persone colpite da questa catastrofe che sembra non avere fine e che ha determinato la distruzione di chiese, sinagoghe e scuole”.

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