Riformati luganesi e zurighesi insieme per gli 850 anni del movimento valdese
Un folto gruppo proveniente da Lugano si è unito domenica 23 giugno alla comunità della Zwinglikirche di Zurigo, per partecipare a un culto commemorativo degli 850 anni del movimento valdese, con giuro di Sibaud e Santa Cena. È seguita subito dopo la proiezione con discussione del film “Coscienza e Resistenza: Giosuè Gianavello, il leone di Rorà”, del regista Marco Poët, presente per l’occasione. Le nostre sorelle e fratelli ticinesi erano accompagnati dai pastori Daniele Campoli (chiesa riformata) e Angelo Reginato (chiesa battista). Al culto e alla proiezione del film era presente il viceconsole Antonio Ionio del Consolato generale di Zurigo. Dopo un’agape comunitaria, ben 46 persone si sono avventurate nel centro città per conoscere le due chiese storiche di Zurigo, guidati da Emidio Campi, Josè Salusso e il sottoscritto. Innanzitutto, il Fraumünster, celebre certo per le famose vetrate di Chagall, ma anche per la sua badessa Katharina von Zimmern. L’illustre nobildonna nel 1524, avendo accolto le idee di Zwingli, cedette la chiesa con l’annesso monastero e le sue favolose ricchezze alla città di Zurigo, favorendo così l’avanzata del moto riformatore. Si è poi visitato il Grossmünster, dove Ulrico Zwingli iniziò a predicare dal gennaio 1519. Giustificando il consumo di salsicce degli stampatori dell’officina Froschauer durante la quaresima del 1522 scatenò la riforma zurighese che poi, tramite Berna (Haller) e Basilea (Ecolampadio), si estese grazie al predicatore Guillaume Farel anche a Neuchâtel. Egli fu presente nel 1532 a Chanforan a discutere con i barba valdesi, e fu lui, il primo riformatore dei Ginevrini, che convinse Giovanni Calvino a restare a Ginevra nel 1535. Alle 18 il gruppo ticinese ha ripreso il pullman che lo ha riportato, dopo una giornata colma di impressioni storiche, di nuovo oltre il Gottardo.
(L’autore di questo resoconto pubblicato sul settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi “Riforma” in uscita il 12 luglio, è membro della comunità valdese di Zurigo, nonché delegato del Sinodo della Chiesa evangelica riformata del canton Zurigo).