In un clima di forte antisemitismo, al via la fase operativa per un Memoriale nella capitale
(ve/gc) I dati sono allarmanti. Dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre è stato segnalato un numero particolarmente elevato di aggressioni di antisemitismo in Svizzera Romanda. È quanto ha registrato Il Coordinamento intercomunitario contro l’antisemitismo e la diffamazione (CICAD). Mentre la media mensile fino a settembre era di 42,5 atti antisemiti al mese, da ottobre in poi sono stati contati più di 150 atti al mese. Tre al giorno! Rispetto all’anno 2022, nella sola Svizzera romanda gli atti antisemiti nel 2023 sono aumentati del 68%.
È in questo quadro che lo scorso 16 febbraio il consigliere federale Ignazio Cassis ha finalmente firmato l’accordo con la città di Berna per la realizzazione del primo Memoriale nazionale dedicato alle vittime del nazionalsocialismo. “Abbiamo la responsabilità individuale e collettiva di opporci all’antisemitismo e a tutte le forme di razzismo, odio e violenza”, ha affermato Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Il progetto - promosso dalla Federazione svizzera delle comunità israelite, l’Amicizia ebraico-cristiana in Svizzera, l’Organizzazione degli svizzeri all’estero, l’Archivio di storia contemporanea e il Centro di studi ebraici dell’Università di Basilea - era stato accolto favorevolmente dal Consiglio federale l’anno scorso, il quale per la sua realizzazione aveva stanziato 2,5 milioni di franchi. Mancava solo la firma governativa sull’accordo di cooperazione già firmato dal sindaco di Berna, Alec von Graffenried.
L’accordo di cooperazione definisce i passi successivi che dovranno portare alla realizzazione del Memoriale nella capitale. In primo luogo si terranno consultazioni e saranno chiarite alcune questioni per definire i requisiti del bando di concorso pubblico. In seguito, tra le proposte presentate al concorso verrà selezionato il progetto vincitore. Il processo sarà gestito da un comitato politico e da un comitato tecnico, fa sapere il DFAE. “Con la realizzazione di un Memoriale, la Confederazione e la città di Berna lanciano un importante segnale contro il genocidio, l’antisemitismo e il razzismo, schierandosi a favore della democrazia, dello Stato di diritto, della libertà e dei diritti individuali fondamentali. Il Memoriale intende anche stimolare il dialogo e la riflessione, in Svizzera e oltre i confini nazionali”, si legge nella nota del DFAE.