Per la prima volta un tavolo interreligioso sul tema
(riforma/ve) In Francia i leader delle principali comunità di fede hanno annunciato di voler riflettere e lavorare insieme sulla lotta agli abusi in ambito religioso. Codice etico? Formazione comune? Diverse le strade esplorate dai vari leader incontratisi a Parigi il 19 e 20 settembre, in occasione di un simposio voluto proprio per dare avvio a una ampia collaborazione.
Si tratta del primo incontro del genere promosso dalla Conferenza dei responsabili dei culti in Francia (CRCF), composta da cattolici, protestanti, ortodossi, musulmani, ebrei e buddisti. Un passo significativo nel riconoscimento di questo tema, definito importante dalla CRCF, che annuncia quattro percorsi di collaborazione interreligiosa destinati a essere oggetto dei prossimi appuntamenti.
Diverse le piste di lavoro: si comincia con la creazione di una formazione interreligiosa per sensibilizzare i ministri del culto e i leader religiosi sulle questioni della violenza. L’intensione è quella di elaborare un codice etico e avviare un'indagine scientifica tesa a valutare l'impatto del fattore religioso nei casi di violenza sessuale. È emerso dai vari interventi che la violenza sessuale è spesso preceduta dalla violenza spirituale e che processi simili si mettono in pratica qualunque sia la religione e la sua organizzazione.
I responsabili dei culti hanno infine voluto sottolineare l'impegno per mantenere attiva la Commissione indipendente sull'incesto e la violenza sessuale contro i bambini (CIIVISE), che dovrebbe terminare il suo operato il 31 dicembre 2023. Partecipando al dibattito, il giudice Édouard Durand, presidente della CIIVISE, ha ammonito: “Per misurare il suo dolore di un bambino vittima di abusi, moltiplicate per 50 le sue parole e sarete ancora lontani dalla sua reale sofferenza - aggiungendo -: Chi proteggiamo? Le vittime o le istituzioni?”.
Inoltre, gli intervenuti hanno sottolineato come sia stata la Chiesa cattolica ad aprire la strada alle indagini in materia di abusi con il rapporto Sauvé, che ha rivelato nell'ottobre 2021 l'entità della pedofilia nella chiesa, con uno studio che va dal 1950 a oggi. La CRCF avvia così un dialogo cruciale sulla violenza sessuale e la responsabilità religiosa, si legge nel comunicato stampa diffuso al termine dell’incontro, firmato da Christian Krieger (presidente della Federazione protestante di Francia), Eric de Moulins-Beaufort (presidente della Conferenza episcopale di Francia), Haïm Korsia (rabbino capo di Francia), Mohammed Moussaoui (presidente del Consiglio francese del culto musulmano), Demetrios Ploumios (presidente dell’assemblea dei vescovi ortodossi di Francia) e Antony Boussemart (copresidente dell’Unione buddista di Francia).
L'incontro si è svolto alla presenza di Juliette Part, capo dell'Ufficio centrale per gli affari religiosi del Ministero dell'Interno.