#Locarno75, dimensione spirituale del Film Festival

Celebrazione ecumenica con la meditazione di Rita Famos

08 agosto 2022

Rappresentanti di chiese alla celebrazione ecumenica in occasione del Film Festival di Locarno, con la pastora Rita Famos e a destra il presidente del Festival Marco Solari (foto: Christian Murer per kath.ch)

(ve/gc) "Lo spirito di Dio soffia dove vuole, anche nei film": a dirlo è stata ieri, 7 agosto, la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS), nel corso della consueta celebrazione ecumenica che tutti gli anni si svolge in occasione del Film Festival di Locarno (3-13 agosto 2022), in presenza dei membri della giuria ecumenica. 
L’appuntamento - promosso dalla Comunità di lavoro delle chiese cristiane nel Canton Ticino, in collaborazione con la chiesa evangelica riformata e la parrocchia cattolica di Locarno - e a cui non è mancato neanche questa volta Marco Solari, presidente del Festival giunto quest’anno alla sua 75 edizione, ha visto una partecipazione plurale, di lingue, culture e confessioni diverse.
Quest’anno la meditazione è stata affidata alla presidente dei riformati svizzeri, la quale, prendendo spunto dal Vangelo di Giovanni, ha affermato che non ci possono essere barriere create da etichette, appartenenze a gruppi, denominazioni o confessioni, perché lo Spirito di Dio soffia ovunque, e lo fa anche nel mondo del cinema.

Locarno, 7 agosto 2022, Rita Famos e Marco Solari al termine della celebrazione ecumenica (foto: Twitter @RitaFamos)

Per la pastora Famos non esistono né film propriamente cristiani, né un’“arte cristiana”, c'è solo l'opera di Dio nel mondo e persone che si lasciano toccare, muovere, motivare e cambiare dallo Spirito di Dio. E poi ci sono coloro che invece sono ciechi ai segni di Dio e sordi alla sua parola, ha aggiunto Famos. "Quando come chiese siamo presenti qui al festival del cinema, apriamo le porte e le finestre delle nostre chiese e ci accostiamo al mondo del cinema per cercare anche lì il soffio dello Spirito", ha detto la presidente CERiS nella chiesa barocca di "Santa Maria Assunta" a Locarno, dove si è svolta la celebrazione ecumenica in presenza di diversi esponenti del mondo delle chiese. Rita Famos, rivolgendosi ai membri della giuria ecumenica, ha detto che i film possono trasmettere di più di quello che gli stessi autori intendono trasmettere: “C'è sempre una motivazione che sfugge anche agli artisti. Noi lo chiamiamo Spirito di Dio, che soffia dove vuole, anche nei film". "Apriamo le orecchie, gli occhi, i cuori, le anime", ha dunque concluso Rita Famos, augurando ai presenti di scorgere appunto quello Spirito. 

Al termine della celebrazione è stata presentata la giuria ecumenica, composta quest’anno da Anne-Béatrice Schwab (Svizzera), Anne Dagallier (Francia), Linde Fröhlich (Germania) e Lukáš Jirsa (Repubblica Ceca).
La giuria ecumenica del Festival di Locarno viene designata dalle organizzazioni internazionali cinematografiche Interfilm (protestante) e Signis (cattolica) e, dal 1973, assegna un premio ai registi che, con il loro talento artistico, riescono a sensibilizzare spettatori e spettatrici su valori religiosi, umani o sociali, sulla giustizia, la pace, il rispetto, senza dimenticare la dimensione spirituale.
La rassegna cinematografica proseguirà fino a sabato prossimo. Il pomeriggio del 13 agosto, a Locarno, verrà assegnato il Premio della giuria ecumenica. Messo a disposizione dalle chiese evangelica riformata e cattolica romana della Svizzera, è dotato di 20'000 franchi e garantisce la distribuzione in Svizzera del film premiato.

 

 

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