Con “enroute.ch” in cammino alla scoperta di curiosità e luoghi grazie anche alle nuove tecnologie
(ve) Si chiama “Dialogue en route” il nuovo progetto interreligioso e interculturale coordinato dalla Comunità di lavoro interreligiosa in Svizzera IRAS COTIS e che in Ticino sarà lanciato domenica prossima, 23 settembre, a Bellinzona.
Dialogare usando le nuove tecnologie
Il progetto, indirizzato soprattutto ai giovani e alle scuole, vuole essere un invito alla scoperta della diversità religiosa e culturale svizzera. Percorsi tematici offriranno la possibilità di passeggiare attraverso panorami religiosi urbani e punti d’interesse storico in tutto il paese. Saranno resi accessibili luoghi culturali e religiosi e organizzati momenti d‘incontro e opportunità di dialogo.
Strumento imprescindibile alla scoperta delle possibilità di incontro e conoscenza è il sito ufficiale dell’iniziativa.
Ogni “punto di incontro” sulla mappa interattiva del sito segnala offerte che vanno da visite guidate a workshop. In Ticino non manca la Chiesa evangelica riformata di Lugano appena restaurata, ma si scopre anche che da alcuni anni, ad esempio, esiste l’Associazione Culturale “Centro Imam Ali” di Viganello, dove si incontrano musulmani sciiti provenienti da paesi come Iran, Afghanistan, Iraq, Libano e Pakistan.
Il progetto enroute punta inoltre sui social network. Le attività possono infatti essere seguite su Facebook e Instagram.
Al via la campagna di promozione
La campagna Dialogue en route ha mosso i primi passi con il suo “Dialogue-Mobil”, domenica 16 settembre a Basilea sulla Marktplatz in occasione della Festa federale, con la partecipazione in particolare della comunità alewita della città.
La cerimonia di inaugurazione a Bellinzona è in programma domenica prossima, 23 settembre, presso lo Spazio Aperto (Via Gerretta 9A) di Bellinzona dalle 11 alle 16. La giornata si aprirà con il benvenuto di Rifa’at Lenzin, islamologa e presidente di IRAS COTIS, e la presentazione del progetto. Il pranzo sarà con piatti di diverse tradizioni culinarie. Nel pomeriggio sono previste musica e attività di dialogo.
Ampio sostegno
Dialogue en route è sostenuto dalla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), dalla Federazione delle chiese evangeliche della Svizzera (FCES), dalla Federazione delle organizzazioni islamiche svizzere (FOIS) e dalla Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI).
Il progetto è inoltre patrocinato dalla Commissione svizzera per l’UNESCO e fa parte della Conferenza tripartita sugli agglomerati (CTA) per il dialogo sull’integrazione.
La realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con le Università di Berna, di Losanna e di Lucerna. L’elaborazione del materiale didattico si è avvalso dell’esperienza di éducation21, dell’Alta scuola pedagogica di Lucerna e del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI a Locarno. (Gaëlle Courtens)