Lo ha detto Keir Starmer, nuovo premier laburista
(ve/gc) “È stato detto talvolta che il partito laburista deve più al metodismo di quanto debba a Marx. È certamente vero che la storia del partito laburista ha un grande debito nei confronti della tradizione cristiana. Keir Hardie, il fondatore del partito laburista, usava le sue doti di predicatore laico per parlare con potenza delle ingiustizie inflitte al popolo”: sono le parole del nuovo Premier britannico Keir Starmer, rilasciate in esclusiva al portale online Premier Christianity alla vigilia delle elezioni politiche tenutesi lo scorso 4 luglio.
“Oggi i cristiani e il partito laburista condividono valori chiave che costituiscono il cuore di chi noi siamo. Condividiamo il senso profondo della dignità e del valore di ogni essere umano, il desiderio di contrastare l’ingiustizia e la determinazione a prenderci cura di chi è vulnerabile e si trova ai margini della nostra società”, ha ancora detto Starmer, che aveva già pubblicamente dichiarato di non essere una persona di fede.
“Non devi essere una persona di fede per riconoscere la vera differenza che la fede può fare nelle nostre comunità - ha ancora dichiarato a Premier Christianity -. Spesso sono i gruppi religiosi ad avere il polso di ciò che accade nelle comunità locali. Perché ne fanno parte. Sanno infilarsi nelle crepe delle nostre società in cui cadono le persone, e sanno aiutarle a tirarsene fuori. Le chiese e le organizzazioni cristiane di beneficienza svolgono un lavoro straordinario in tutta la nazione - che sia con i banchi alimentari o consulenze a chi è indebitato, sia con gruppi per la prima infanzia e l'istruzione, o ancora con il lavoro con i giovani o l'assistenza sociale, sostegno all’alloggio e altri servizi…”. Starmer ha dichiarato di voler guidare un governo che collabora con le chiese e con le comunità religiose per rispondere ai bisogni di ogni persona del paese: “Se vogliamo progredire come paese è necessario collaborare insieme costruttivamente. Sono assolutamente certo che non avremo un decennio di rinnovamento nazionale senza la partecipazione attiva delle chiese”.
Premier Christianity ha chiesto a Starmer, se il suo governo avrebbe dato seguito al disegno di legge dei conservatori per l’introduzione di una nuova funzione di inviato speciale per la libertà religiosa, al fine di assicurarsi che il Regno Unito faccia il possibile per proteggere i diritti delle persone credenti nel mondo. “I laburisti saranno paladini della libertà religiosa in patria e all’estero - ha risposto, aggiungendo - : So che a volte diamo per scontata la libertà religiosa in questo paese, ma nel mondo ci sono molte persone che non godono di questo diritto. Nessuno dovrebbe vivere nella paura a causa di quello in cui crede. Quando lavoravo come avvocato mi occupai della difesa dei diritti umani di alcune tra le persone più vulnerabili, incluse persone nel braccio della morte. So quanto questo è importante”. (Ha collaborato di G. M. Schmitt)