La proposta di “Dialogue en Route” per contrastare pregiudizi e stereotipi
(catt.ch/ve) Dal 21 al 30 marzo in tutta la Svizzera è in corso la tradizionale Settimana contro il razzismo. In Ticino è coordinata in dal Servizio per l’integrazione degli stranieri del Dipartimento delle istituzioni che propone in collaborazione con numerose realtà della socità civile un ricco programma.
Tra i numerosi eventi segnaliamo quello di “Dialogue en Route” che invita la società civile e i professionisti dei media a partecipare a laboratori pratici e a una tavola rotonda per riflettere sul ruolo dei media nella lotta al razzismo. “Bias in prima pagina? Media e (anti)razzismo”: questo il titolo dell’evento promosso in collaborazione con tre associazioni giovanili - l’Associazione giovani musulmani della Svizzera Italiana, la Tamil Youth Organization e il collettivo ASU - che analizzerà come stereotipi e pregiudizi vengano riprodotti nei media. Scopo dell'incontro: capire quale possa essere il ruolo dei media proprio nel contrastare razzismo e discriminazioni.
Pensato ed organizzato da giovani tra i 20 e i 30 anni, l’evento si terrà sabato 29 marzo dalle 15.15 alle 19 presso la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona.
“Dialogue en Route” è attivo in Ticino dal 2018. Si tratta di un progetto nazionale dell’associazione IRAS COTIS che mira a promuovere la coesione sociale in Svizzera organizzando attività di conoscenza della diversità culturale e religiosa, momenti di formazione e sensibilizzazione su razzismo e discriminazioni.
Tatiana Roveri ("Dialogue en Route"): “Con questa iniziativa vorremmo aprire la discussione su come favorire un approccio sensibile al razzismo da parte della società e dei media in quanto attori centrali nella produzione di informazioni”.
È possibile leggere l’integralità dell’intervista su catt.ch.