La proposta delle donne evangeliche per la Campagna dei "16 giorni"
(nev/gc) “Il corpo è linguaggio”: questo è il tema scelto quest’anno dalle donne evangeliche italiane e ticinesi per la Campagna “16 giorni per vincere la violenza di genere”. Per l’appuntamento mondiale dei “16 giorni” - che vanno dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani - la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) (di cui fanno appunto parte anche le donne riformate nel Ticino), ha realizzato un Quaderno di 16 pagine, ognuna delle quali è dedicata all’approfondimento di un tema specifico relativo al tema generale. L’idea è quella di riflettere sull’intreccio profondo tra corpi e linguaggi, in particolare sul corpo femminile, troppo spesso al centro di stereotipi, pregiudizi e violenze che affondano le radici in mentalità patriarcali. Inoltre, ogni giorno è corredato da alcuni versetti biblici, meditazioni, preghiere, suggerimenti di libri o film, oltre a domande per favorire il dialogo e momenti di confronto.
Il Quaderno, scritto a più mani, è a cura della giornalista Elena Ribet, redattrice dell’Agenzia stampa nev-notizie evangeliche, ed è disponibile in 5 lingue (italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo).
Il legame tra linguaggio e discriminazione di genere “si invera nella nostra corporeità” scrive la pastora Mirella Manocchio, presidente della FDEI, nell’editoriale che apre il Quaderno di quest'anno. L’intento è quello di “esplorare tale intreccio smascherandone le ambiguità e cercando di scardinare luoghi comuni nel tentativo di offrire uno sguardo altro, aprire squarci di riflessione critica e proporre orizzonti di consapevole solidarietà. Si parte con le bambine e i bambini, prime vittime di un linguaggio educativo discriminatorio e colmo di pregiudizi, e con la necessità di ‘nuove parole per nuovi desideri, fuori dal richiamo regressivo del potere’ per poi proseguire con i vari ambiti in cui questo linguaggio si incardina: il mondo della letteratura e della scienza, quello del lavoro e della politica, il mondo accademico e quello dello sport. In particolare, però, è l’ambito della comunicazione e dell’immagine a essere influenzato da un certo linguaggio che sostiene la struttura sociale, culturale ed economica di tipo patriarcale e maschilista, ed è lì che le chiese devono mettere in atto una contro narrazione di genere volta al rispetto, all’equità, alla giustizia, all’amore”. Un focus sarà sulle religioni e le chiese e su quel “tantissimo che rimane ancora da fare”.
La Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) rinnova l’impegno a promuovere una cultura di solidarietà e liberazione, invitando singole persone, gruppi e comunità a farsi portatrici di cambiamento, affinché la riflessione sui corpi e sui linguaggi non si esaurisca il 10 dicembre, ma continui nel tempo con azioni incisive e condivise. (Qui il PDF: Quaderno 16 giorni per vincere la violenza).