Cresce la crisi ortodossa tra Kiev e Mosca

Il Patriarcato di Mosca romperà i rapporti con quello di Costantinopoli?

10 settembre 2018

(ve) Si complicano i rapporti tra il patriarcato di Mosca e gli ortodossi ucraini che scalpitano per ottenere l'indipendenza. La crisi coinvolge anche il patriarcato di Costantinopoli, al quale Kiev si è rivolto per ottenere l'autonomia. La recente visita del patriarca moscovita Kirill a Istanbul, sede del patriarcato di Costantinopoli, retto da Bartolomeo - primus inter pares tra i capi delle chiese ortodosse di tutto il mondo - non ha permesso apparentemente di trovare una soluzione. La situazione sembra anzi peggiorare in seguito alla decisione di Costantinopoli di inviare a Kiev due propri vescovi - Daniel di Pamphilon (Stati Uniti) e Ilarion di Edmonton (Canada) - per "preparare la concessione dell’autocefalia alla Chiesa ortodossa d’Ucraina".

Ortodossia spaccata
Mosca ha reagito minacciando di rompere i rapporti con il patriarcato di Costantinopoli. "Si tratta di un’invasione senza precedenti del territorio canonico del Patriarcato di Mosca", ha affermato il portavoce Vladimir Legoyda, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa. "Azioni del genere - ha aggiunto - non possono restare senza risposta". Ancora più duro il metropolita Ilarion Alfeev, responsabile delle relazioni esterne e numero due della Chiesa russa: "Se Costantinopoli porterà a compimento il suo piano - ha affermato - l’autonomia la otterrà un gruppo di scismatici. La Chiesa russa non accetterà questa autocefalia e saremo costretti a rompere le relazioni con Costantinopoli".
La temuta scissione avrebbe gravi conseguenze visto che circa metà dei cristiani ortodossi del mondo - e si tratta di oltre 300 milioni di persone - riconoscono il Patriarca di Mosca come propria guida spirituale.

Religione e politica
Alle radici del confronto religioso interno all'ortodossia ci sono anche elementi politici connessi al conflitto in corso nel Donbass. I cattivi rapporti politici tra Mosca e Kiev si riflettono sulla comunità ortodossa che rischia di uscirne spaccata. Il governo filo-occidentale di Kiev caldeggia la creazione di una chiesa ortodossa ucraina indipendente, libera da legami con il patriarca moscovita Kirill, considerato un fedele alleato di Vladimir Putin.
In Ucraina ci sono attualmente tre Chiese ortodosse: una, guidata dal metropolita Onofrio e sottoposta a Mosca, un’altra, con a capo il patriarca Filarete, che contesta Mosca e si dichiara autonoma, e una terza, la piccola Chiesa autocefala ucraina, su posizioni indipendenti. La chiesa subordinata a Mosca auspica il rafforzamento dei legami con la Russia. Le altre due guardano verso Occidente.

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