La Germania ha due volti

Una settimana fa l'uccisione di un 35enne, a Chemnitz, nel corso dei festeggiamenti per gli 875 anni della città, ha provocato gravi tumulti. La tensione rimane alta

02 settembre 2018

(ve) Migliaia di persone sono scese nuovamente in strada, ieri, a Chemnitz. A una settimana dall'uccisione di un falegname 35enne, la città tedesca nella Sassonia è ancora percorsa da forti tensioni. Per le strade hanno marciato, ieri, cortei di diverso colore politico. La massiccia presenza di forze dell'ordine ha evitato il peggio. In Germania divampa il dibattito sull'estremismo di destra e il razzismo. Preoccupazione anche da parte delle chiese. Il presidente della chiesa evangelica in Germania, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, ha invitato i cristiani a prendere le distanze dall'AfD (Alternative für Deutschland). Il rappresentante della Conferenza dei vescovi cattolici tedeschi presso il governo federale, Karl Jüsten, ha ribadito che la chiesa cattolica romana respinge ogni forma di razzismo. Nel contempo ha affermato di volere tuttavia cercare il dialogo "con tutti coloro i quali si sono allontanati dai valori democratici".

Heinrich Bedford-Strohm

Appello della chiesa luterana di Chemnitz
Subito dopo gli scontri della scorsa settimana, la Chiesa evangelica luterana del distretto di Chemnitz ha emesso una presa di posizione e ha indetto una marcia pacifica attraverso il centro cittadino. La marcia "Wir in Chemnitz - aufeinander hören, miteinander handeln" (Noi a Chemnitz - per l'ascolto reciproco e l'azione comune) è prevista questo pomeriggio, 2 settembre. "Lanciamo un appello di pace e nonviolenza a tutta la cittadinanza", dice il testo della dichiarazione resa pubblica dalla Chiesa evangelica luterana, "e vogliamo far prevalere il rispetto tra le persone di questa città".
Alla marcia, che terminerà sulla Neumarktplatz, sono invitate le autorità cittadine, le altre confessioni cristiane, tutte le comunità di fede, le associazioni e organizzazioni della società civile, i circoli culturali.

Sinistra contro destra
Oltre 8'000 persone hanno partecipato a cortei e manifestazioni, ieri pomeriggio e sera, in quella che ai tempi della DDR si chiamava Karl-Marx-Stadt. Al termine il bilancio è di una decina i feriti, tra questi un operatore della catena televisiva MDR.
Un corteo promosso da una settantina di organizzazioni, si è mosso ieri pomeriggio per le vie della città con il motto "Es reicht! Herz statt Hetze" (Basta! Mostriamo cuore, non odio!). Circa 2'500 persone hanno aderito alla manifestazione. Tra di loro anche esponenti della sinistra e dei Verdi. Sugli striscioni appelli e slogan: "Kein Platz für Nazis" (Non c'è posto per i nazisti), "Gebt Sachsen nicht auf" (Difendete la Sassonia) oder "Hass ist krass. Liebe ist krasser" (L'odio è sexy, l'amore lo è di più).
In serata, la dimostrazione del movimento della destra locale "Pro Chemnitz" è confluita nella manifestazione indetta dalla AfD (Alternative für Deutschland) e dal movimento "Pegida" (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, che tradotto significa Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente) ha attirato circa 6'000 persone. Tra i dimostranti - che al termine hanno intonato l'inno nazionale tedesco - anche i capi dell'AfD della Sassonia, della Turingia e del Brandeburgo.

Prossime elezioni
La Sassonia eleggerà, il prossimo anno, il parlamento regionale. La CDU, secondo i sondaggi, rilevati prima degli scontri di Chemnitz, dovrebbe raccogliere il 30%, l'AfD si attesta intorno al 25%, il partito Die Linke il 18% e il suo partner di coalizione, la SPD, l'11%. Ma si tratta di percentuali che, alla luce degli avvenimenti più recenti, potrebbero anche cambiare. (evangelisch.de/stampa, Paolo Tognina)

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