Proteggere le sinagoghe in Svizzera

La Confederazione ha deciso di stanziare dei sussidi per la protezione delle sinagoghe

16 agosto 2018

Thomas Egli, Tageswoche

(Sandra Hohendahl-Tesch) Le comunità ebraiche spendono ogni anno diversi milioni di franchi per la loro sicurezza. Finora si sono fatte carico da sole di tali costi. Ora le cose potrebbero cambiare. All’inizio di luglio il Consiglio federale ha deciso di sostenere misure di prevenzione che contribuiscono alla sicurezza delle minoranze religiose, in particolare delle comunità ebraiche, ma anche di quelle musulmane, prese di mira da terroristi e da altri soggetti violenti.
Dal 2019 saranno messi a disposizione ogni anno fino a mezzo milione di franchi per l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione. Per Herbert Winter, presidente della Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI), si tratta di “un’importante traguardo”. La popolazione ebraica è considerata particolarmente vulnerabile. Nel 2016 un rapporto sull’antisemitismo aveva rilevato che il rischio che gli ebrei svizzeri diventassero vittime di terrorismo era aumentato.

L'emancipazione degli ebrei in Svizzera (Segni dei Tempi RSI La1)

L'emancipazione degli ebrei in Svizzera (Segni dei Tempi RSI La1)

Commenti d’odio in rete
Quasi ogni giorno i media riportano casi di antisemitismo in paesi limitrofi come Germania o Francia. Di recente anche a Zurigo c’è stato l’episodio di un uomo che armato di coltello ha assalito un gruppo di ebrei ortodossi che si stavano recando alla sinagoga di Agudas Achim a Wiedikon. Ciò che inoltre preoccupa Winter: “Nelle reti sociali si assiste a un drammatico aumento di commenti antisemiti, persino da parte di persone che si firmano con nome e cognome”. Winter teme che l’“abbrutimento” della rete possa condurre a un crollo dei freni inibitori sulle strade.

La Confederazione non si limita a sostenere le minoranze a livello di prevenzione. Intende altresì creare una base giuridica per contribuire a finanziare la protezione delle loro strutture. Questo è proprio ciò che è necessario e giusto fare, dice Winter. “Secondo la Costituzione lo Stato ha il compito di proteggere i suoi cittadini e questo vale anche per le minoranze vulnerabili”. Tuttavia è un dovere che non compete soltanto alla Confederazione. In un comunicato congiunto la FSCI e la Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera hanno invitato i cantoni ad adeguare le proprie basi giuridiche “onde rendere possibile un maggior sostegno”.

Sinagoga Basilea

Sputi a causa della kippa
Sinagoghe, scuole o asili: la videosorveglianza, gli addetti alla sicurezza armati e le finestre con vetri antiproiettile sono ormai lo standard nelle strutture ebraiche. Con i suoi circa  2.500 membri la Comunità di culto israelita (“Cultusgemeinde”) è la più grande comunità ebraica di Zurigo. La presidente Shella Kertész conferma: “Negli ultimi due anni i costi per la sicurezza sono aumentati a circa 800.000 franchi”. Le quattro comunità ebraiche - oltre alla Cultusgemeinde, una comunità liberale e due comunità rigorosamente ortodosse - spendono insieme 1,5 milioni di franchi all’anno. (da reformiert.; trad. it. G. M. Schmitt)

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