Europa dal grilletto facile

La Conferenza delle Chiese europee è preoccupata per la tendenza a proporre soluzioni militari per risolvere tensioni e conflitti e invita i governi europei a promuovere una politica più pacifica

02 marzo 2018

“Inquieta constatare che le spese per la difesa stanno aumentando e che in Europa il ricorso alle soluzioni militari è ormai un’opzione sempre più plausibile per i prossimi anni. Anche per politici temprati”. È la preoccupazione espressa da Heikki Huttunen, segretario generale della Conferenza delle Chiese europee (KEK), in un’intervista concessa all’agenzia di stampa protestante tedesca EPD. Huttunen ha aggiunto che "l’Europa deve accrescere la sua influenza nel mondo in quanto potenza di pace".

Politica di pace
È stato leggendo l’accordo raggiunto in Germania tra cristiano democratici (CDU-CSU) e socialdemocratici (SPD) per formare una Grande coalizione (GroKo) che le preoccupazioni dell’organizzazione ecumenica si sono risvegliate. Il protocollo della GroKo contiene infatti diverse incongruenze. Nel capitolo sull’Europa propone di rafforzare la politica estera e di sicurezza comune europea in direzione di una “Europa della pace” e di accordare la priorità alla diplomazia rispetto all’intervento armato, ma allo stesso tempo la coalizione auspica un rafforzamento della collaborazione in materia di difesa nell’Unione europea, spiega EPD.
“È vero che nel lungo termine l’Europa si è trasformata in una forza di pace, ma le cose cominciano a cambiare. La questione cruciale per i rappresentanti eletti tedeschi è ora di sapere quale sarà il loro atteggiamento nei confronti della militarizzazione del dibattito politico”, afferma la KEK.

Attenzione per l'ambiente
Heikki Huttunen ha criticato anche il fatto che i problemi ambientali sembrano relativamente secondari nel capitolo europeo dell’accordo di coalizione. “La questione ambientale deve essere affrontata a livello europeo. La Germania è un modello a questo riguardo. Se la Germania, in quanto paese potente, non fa pressioni sulle questioni ambientali, che faranno i paesi economicamente o politicamente più deboli?” si preoccupa il teologo.
La KEK è una coalizione ecumenica europea di oltre 100 Chiese protestanti, ortodosse, anglicane e cattoliche cristiane. La Federazione delle Chiese evangeliche svizzere, la Chiesa evangelica metodista in Svizzera e la Chiesa cattolica cristiana svizzera ne sono membri. Heikki Huttunen, membro della Chiesa ortodossa finlandese, è segretario generale della KEK dal 2016. (Protestinter/job)

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