Quel che resta della Riforma

Cinquecento anni dopo la Riforma i protestanti non credono più alla salvezza per sola fede

29 ottobre 2017

(ve/epd) La maggioranza dei protestanti non crede più alla salvezza per sola fede. È quanto emerge da un'indagine condotta dall'istituto demoscopico Pew Research Center tra protestanti europei. Realizzato in 15 paesi europei tra aprile e agosto 2017, il sondaggio dell'istituto statunitense ha l'obiettivo di misurare la distanza teologica che separa cattolici e protestanti 500 anni dopo la Riforma.

Protestanti e cattolici
Il 29% dei protestanti in Europa, e il 26% dei cattolici del Vecchio Continente, credono alla salvezza per sola fede. Per contro, il 47% dei protestanti e il 59% dei cattolici credono alla salvezza mediante la fede più le opere.

Dalla Svizzera alla Francia
In Svizzera le posizioni teologiche sembrano addirittura essersi invertite: il 33% dei cattolici svizzeri crede alla salvezza per sola fede, contro il 30% dei protestanti, mentre il 57% dei protestanti e il 53% dei cattolici credono che per essere salvati occorra abbinare la fede e le opere.
In Francia il 31% dei cattolici crede alla salvezza per sola fede e il 51% a una combinazione di fede e opere. Il campione di protestanti francesi interpellato era troppo ristretto per essere significativo.

Autorità della Bibbia
Questi risultati concordano con quelli di un sondaggio analogo realizzato negli Stati Uniti ad agosto 2017. Secondo i dati raccolti, il 52% crede che per essere salvati occorrano fede e opere, contro il 46% che si basa sulla sola fede. Analogamente, il 46% considera la Bibbia l'unica autorità, contro il 52% che vi aggiunge la tradizione e la dottrina della Chiesa, cioè la posizione della Chiesa cattolica. In conclusione, soltanto un terzo dei protestanti americani crede contemporaneamente alla giustificazione per la sola fede e all'autorità esclusiva della Bibbia.