Il presidente e la religione

Una relazione controversa, secondo molti osservatori, quella fra l’ex presidente USA, Barack Obama e le religioni

14 marzo 2017

(Adelle M. Banks) Fra successi e fallimenti, Obama ha lasciato un retaggio significativo in campo religioso. E molto spesso ha parlato in pubblico della sua personale fede cristiana: una risposta agli americani che, durante la sua presidenza, hanno sostenuto a più riprese che Obama fosse troppo vago rispetto alla sua fede.

Il presidente canta Amazing Grace
Di grande impatto emotivo, ad esempio, fu l’intervento del presidente a Charleston (Carolina del Sud), il 26 giugno 2015, in occasione del funerale di un pastore afroamericano ucciso con otto fedeli da un estraneo che era stato accolto in uno studio biblico. Qui Obama, dinanzi a una immensa platea riunita nella TD Arena di Charleston, intonò la prima strofa dell’inno “Amazing Grace”, subito seguito in coro dalla comunità intera. “Il suo intervento a quel funerale ci ha ricordato che è un uomo di fede”, ha detto il vescovo Vashti McKenzie, capo del Consiglio generale della African Methodist Episcopal Church (Chiesa episcopale metodista africana, AME).

Finanziamento alle organizzazioni religiose
Poco dopo il suo insediamento, Obama mantenne aperte le porte dell'Office of Faith-based and Neighborhood Partnerships (ufficio della Casa Bianca per la collaborazione con le associazioni confessionali e comunitarie) creato dal suo predecessore George W. Bush. Nell'arco di otto anni, beneficiari di servizi sociali religiosi finanziati dal governo hanno ottenuto maggiori tutele della libertà religiosa. Ma l'amministrazione ha anche mantenuto una norma che ha irritato i fautori della separazione tra Stato e Chiesa perché permette alle organizzazioni religiose finanziate dal governo di assumere in base alla fede. Era una regola che Obama aveva promesso di cambiare.
Per il pastore Barry Lynn, direttore esecutivo di Americans United for Separation of Church and State (Americani uniti per la separazione tra Chiesa e Stato), si è trattato di una grande delusione.

Obama ha spesso parlato in pubblico della sua personale fede cristiana

Aborto pietra d'inciampo
Ci sono molti altri campi in cui l’attività di Obama è stata letta in maniera contrapposta dalle diverse aree religiose. Il sostegno dato da Obama ai diritti riproduttivi, ad esempio, ha scatenato i suoi critici più feroci nella destra religiosa.
Il presidente del Family Research Council (Consiglio di ricerca della famiglia) Tony Perkins ha scritto che con la metà degli Stati USA che permette l'aborto volontario nell'ambito dell'Affordable Care Act (la legge per l'accessibilità alle prestazioni sanitarie), questa riforma “sta deludendo milioni di antiabortisti americani che non vogliono che le loro tasse sovvenzionino un'assicurazione che copre la brutale uccisione di innocenti nascituri”.

Obama e la pianificazione famigliare
Il candidato repubblicano Mitt Romney, sconfitto da Obama nel 2012, ha accusato il presidente di aver scatenato una “guerra alla religione” con il “contraception mandate” previsto dall'Affordable Care Act (regolamento che richiede agli assicuratori - o ai datori di lavoro che garantiscono ai loro impiegati - di includere la contraccezione nei loro piani di assicurazione sanitaria), che ha provocato un centinaio di cause legali da parte di oppositori religiosi.
Sul matrimonio gay Obama ha detto che è stata la sua fede a fargli cambiare posizione e a indurlo infine a sostenerlo. “È anche la regola d'oro, insomma. Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu”, ha detto a ABC News. Il cambiamento è stato accolto con favore dai religiosi progressisti, ma ha posto un dilemma ad altri, inclusi molti membri della comunità ecclesiastica di colore.

Sul matrimonio gay Obama ha detto che è stata la sua fede a fargli cambiare opinione

Attenzione ai non credenti
E ancora, in quanto all'apertura, è stato il primo presidente a includere i “non credenti” in un discorso inaugurale, ad accendere la diya, una lampada ad olio che simboleggia il trionfo del bene sul male durante la festa indù di Diwali e a rilasciare una dichiarazione in occasione del Vesak, giorno in cui si celebra il Buddha. (RNS/Luisa Nitti)

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