Svizzera: il suicidio assistito non è punito

Dignitas ed Exit offrono aiuto e accompagnamento al suicidio

28 febbraio 2017

(ve) Il tema del suicidio assistito torna a far discutere in seguito alla decisione del DJ italiano Fabo (Fabiano Antoniani) di porre termine alla propria vita, a Zurigo, ricorrendo all'aiuto di Dignitas.

La situazione in Svizzera
La legge svizzera consente di fornire ad altre persone gli strumenti per il suicidio e ad accompagnare chi intende porre termine alla propria vita, a condizione che l'aiutante non tragga alcun profitto dalla morte della persona cui presta aiuto.

Il parere delle chiese
Da parte delle chiese cristiane, le valutazioni divergono. La chiesa cattolica romana condanna ufficialmente, in modo chiaro e netto, il suicidio assistito. Il vescovo di Coira, Vitus Huonder, ha proposto addirittura di negare i sacramenti a chi opti per tale soluzione. Il teologo cattolico svizzero Hans Küng, dal canto suo, oggi 88.enne e sofferente di Parkinson, ha dichiarato di volersi rivolgere a un'organizzazione per l'aiuto al suicidio se le sue condizioni di salute lo renderanno necessario.
In campo protestante, la Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera FCES ha prodotto un dettagliato documento che accompagna la riflessione e la scelta di chi si pone la domanda se ricorrere o meno al suicidio assistito.

"Abbracciando la vita e la morte", Segni dei Tempi RSI La1

Temi correlati

exit dignitas

Articoli correlati