Berlino rimanga una città aperta

Marco Pedroli, pastore della Chiesa francofona di Berlino, reagisce all'attentato commesso il 19 dicembre in un mercatino di Natale

25 dicembre 2016

(ve) "Quando la violenza colpisce noi, ci sentiamo violati, messi a nudo, incapaci di reagire", ha scritto il pastore Marco Pedroli, della Chiesa francofona di Berlino, nel sito della parrocchia. "Finora gli attentati accadevano altrove", prosegue, "lontano da noi, in un altro Paese, in un'altra città, in circostanze diverse da quelle in cui viviamo. Ora è successo anche qui, davanti alla nostra porta, di fronte a una chiesa, la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, in un momento e in un luogo fortemente simbolici".

Un'ombra sul Natale
In seguito all'attentato di lunedì 19 dicembre, scrive il pastore della Chiesa francofona di Berlino, "una cappa di tristezza ci pesa addosso, i nostri pensieri sono rivolti innanzitutto alle persone decedute, ai loro famigliari, a tutti i progetti di vita che sono stati distrutti, senza motivo. Siamo costernati, abbattuti, addolorati: come festeggiare Natale, in condizioni simili?".

Come festeggiare Natale in condizioni simili?

Reazioni contrastanti
A Berlino e in tutta la Germania, si sono susseguite, nel corso della settimana, le reazioni all'accaduto. C'è chi pretende di conoscere i motivi che hanno provocato l'attentato, chi avanza proposte che dovrebbero impedire il ripetersi di tali eventi. Non manca chi cerca di sfruttare l'emozione per chiedere l'espulsione dei rifugiati e attacca la cancelliera Merkel e la sua politica dell'accoglienza. "Ma nessuno potrà, con questo, lenire il dolore delle famiglie in lutto", aggiunge il pastore Pedroli.

Espressioni di cordoglio

Berlino città aperta
"Non lasciamoci intimidire", esorta Pedroli. Evitiamo di cedere alla violenza degli attentatori, ma anche di chi vorrebbe ora stringere Berlino in una fitta rete di controlli. Berlino deve rimanere una città aperta, nella quale possono vivere donne e uomini di origini diverse, di religioni diverse, di diverse opinioni". Secondo Pedroli, Berlino è una città che si caratterizza per la libertà concessa ai suoi abitanti di compiere scelte diverse per quanto attiene alla filosofia di vita, all'orientamento sessuale, alla fede. "Non permettiamo che questa libertà e questa coabitazione vengano sacrificati in nome della sicurezza e dell'esclusione. Non lasciamoci intimidire. Questa è la risposta da dare a Natale".

Non lasciamoci intimidire

Difficile ritorno alla normalità
"Non è possibile cancellare rapidamente ciò che è accaduto", ha affermato dal canto suo Dorothea Strauss, pastora della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche. Nei giorni scorsi sono stati celebrati numerosi culti in memoria di quanto è accaduto, ha detto Strauss, "e tutti i culti hanno registrato una grande affluenza. Centinaia di persone", ha aggiunto la pastora, "hanno inoltre scritto il proprio nome nel libro delle condoglianze esposto nella chiesa. Abbiamo dovuto richiedere un secondo libro al Municipio della città". Molte persone esprimono il proprio lutto e la propria partecipazione al dolore delle famiglie accendendo, davanti alla chiesa, delle candele (ve/Paolo Tognina).

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